Segretariato Missioni Estere Cappuccini Puglia Onlus

Mozambico - Strage jihadista: decapitate 53 persone

Distrutta la chiesa di Nangololo

Nel Paese africano continuano gli attacchi perpetrati da gruppi armati di matrice jihadista. A farne le spese, ancora una volta, è stata la missione cattolica di Nangololo, la seconda più antica della diocesi di Pemba, dove anche i nostri frati cappuccini sono stati presenti negli anni 90

Tra le altre strutture andate distrutte: la chiesa, la radio comunitaria, l'ambulatorio odontoiatrico, la casa delle religiose, l'asilo nido per bambini

Un altro brutale attacco nel nord del Mozambico. Oltre 50 civili sono stati uccisi e decapitati, diverse donne e bambini sono stati rapiti, da un gruppo armato che sostiene di aver prestato giuramento al Daesh e sta terrorizzando la popolazione locale. La crisi nel Paese continua infatti ad aggravarsi giorno dopo giorno senza un apparente risposta da parte delle autorità locali.

È successo tra il 31 ottobre e il 4 novembre 2020 nel distretto di Muidumbe, 100 km a sudovest di Mocimboa da Praia. I terroristi sono entrati nel villaggio “24 de Março” per ammazzare. Dopo la strage sono entrati in un villaggio vicino dove si teneva un’altra cerimonia di iniziazione. Anche lì hanno decapitato 24 bambini e sei anziani. La popolazione è però riuscita a catturare tre jihadisti che ha decapitato come avevano fatto con le loro vittime. Ma, per l’ennesima volta, i villaggi sono stati distrutti.

Tre anni di atroci violenze

La drammatica situazione di Cabo Delgado va avanti da tre anni, ossia da quando, nel 2017 un gruppo denominatosi Al-Shabaab, come la milizia somala legata ad Al-Qaeda, ma ispirata allo Stato Islamico, ha cominciato ad attaccare la Provincia uccidendo duemila persone, la metà civili, e causando 453 mila sfollati interni che si sono riversati in tutto il resto del Paese.

Fonti: www.africa-express.info - www.vaticannews.va

La chiesa di Nangolo

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